Il benessere animale: una missione che prevede qualità e rispetto fin dalla fondazione
Il benessere animale è da sempre un tema caro alla famiglia Levoni, fin dagli anni Sessanta, quando fu aperto un allevamento sulle colline moreniche in cui i maiali ancora oggi vivono all’aperto. Per quegli anni era una scelta innovativa che racconta quanto fosse importante, allora come oggi, il rispetto degli animali.
Il processo di mantenimento e miglioramento continuo del “benessere animale” trova ispirazione nelle cinque libertà sancite dal Farm Animal Welfare Council del 1979, ente indipendente del Regno Unito che per primo si è occupato della qualità di vita degli animali. Con esse, Levoni ha delineato i punti da condividere con gli allevatori per garantire ai maiali un ambiente salubre e più spazio a disposizione durante la crescita, vietando l’utilizzo di antibiotici negli ultimi quattro mesi di vita, diminuendo lo stress durante il trasporto fino al macello e limitando il più possibile il tempo di percorrenza.
Per certificare tutte le fasi della produzione, dall’allevamento alla macellazione, Levoni si affida a un ente riconosciuto a livello internazionale, CSQA. L’obiettivo è la cura nella gestione degli animali prima della macellazione, perché la salute del suino si traduce in un salume migliore.
A oggi la certificazione “benessere animale” coinvolge dodici allevamenti che, tra Mantova e Brescia, forniscono la materia prima per i salumi venduti affettati. Il progetto di Levoni prevede di instaurare un circuito virtuoso che tenda a interessare tutti gli allevatori nel rispetto dei valori di attenzione e cura per l’intera filiera, ovvero i valori fondamentali dell’azienda fin dalla sua fondazione.